martedì 27 gennaio 2015


LE DONNE NELL'ARTE
Frida Kahlo (Coyoacàn 6 luglio 1907 - Coyoacàn 13 luglio 1954)
UNA GRANDE PITTRICE, MOLTO AMATA IN MESSICO, ma non solo
La sua pittura - molto intensa - comunica sensazioni di dolore e solitudine ma anche di grande forza, dignità ed amore per la vita. 
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón nasce il 6 luglio 1907 a Coyoacán (Messico) ed è la figlia di Carl Wilhelm Kahlo, a cui è molto legata affettivamente, uomo semplice e simpatico, ebreo, amante della letteratura e della musica, pittore e fotografo emigrato in Messico dall'Ungheria.
Frida Kahlo è senza ombra di dubbio la pittrice messicana più famosa ed acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita tanto sfortunata quanto travagliata. Sostiene di essere nata nel 1910, "figlia" della rivoluzione messicana e del Messico moderno. 
Un evento terribile, il 17 settembre 1925 all'età di 18 anni, cambiò drasticamente la sua vita e la rinchiuse in una profonda solitudine. Frida all'uscita di scuola salì su un autobus con Alejandro per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima dell'incidente causato dall'autobus su cui viaggiava e un tram. L'autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell'incidente furono gravissime per Frida: a seguito delle ferite e delle numerose fratture, fu sottoposta nel corso degli anni a trentadue interventi chirurgici. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, col busto ingessato.
Frida_Kahlo_"Colonna rotta"

Questa situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere; si dedicò con passione alla pittura e nonostante il dolore fisico e psichico dei postumi dell'incidente, continuò ad essere la ragazza ribelle, anticonformista  e vivacissima che era stata prima.
Il suo primo soggetto fu un autoritratto che donò al ragazzo di cui era innamorata. Allora i suoi genitori le regalarono un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Iniziò così la serie di autoritratti. "Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio" affermò. Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a camminare, con dolori che sopportò per tutta la vita. 
The frame - Frida Kahlo
Un giorno decise di portare i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore murale dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera era un uomo imponente, alto e grasso con un temperamento geniale, allegro e irruenti, comunista appassionato e grande conquistatore di donne bellissime. Questi rimase colpito positivamente dallo stile moderno della giovane artista, tanto che la introdusse nella scena politica e culturale messicana. Frida diventò un'attivista del partito comunista e partecipò a diverse manifestazioni; nel frattempo si innamorò di Rivera e nel 1929 si sposarono. Conseguentemente alle sofferenze sentimentali, dovute ai numerosi tradimenti subiti, ebbe anche lei numerosi rapporti extraconiugali, comprese varie esperienze omosessuali. In quegli anni al marito furono commissionati alcuni lavori negli USA, come il muro all'interno del Rockfeller Center di New York e gli affreschi per la Esposizione universale di Chicago. Nel periodo in cui soggiornarono a New York, Frida rimase incinta ma ebbe un aborto spontaneo a causa dell'inadeguatezza del suo fisico. Questo accaduto la sconvolse molto, tanto che decise di tornare in Messico con il marito. I due decisero di vivere in due case separate collegate da un ponte, in modo da avere ognuno i propri spazi "artistici". Divorziarono nel 1939 a causa del tradimento di Rivera con la sorella di Frida. Nel 1940 si riavvicinarono e si risposarono a San Francisco. Da lui assimilò uno stile intenzionalmente "naïf" che portò Frida a dipingere piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare e ai folclori precolombiani.
Frida_Kahlo_autoritratto
 Il suo obiettivo era quello di affermare, in maniera inequivocabile, la propria identità messicana ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native.
Frida_Kahlo


Due-nudi-nel-bosco-Frida-Kahlo, 1939















La vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo esercitano un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Per alcuni questa artista coraggiosa sarà ricordata nei tempi come la più grande pittrice del Novecento.
I COLORI DEL DOLORE
Un esempio del suo dolore è il quadro, Henry Ford Hospital o "Il letto volante" (1932, 30,5x38 cm) eseguito a Detroit città che odiava, ma dove restò per stare vicino al marito Diego Rivera. Qui ebbe il suo secondo aborto: stette in ospedale tredici giorni e il secondo giorno iniziò a disegnare prima lei poi un feto. Realizza così questo quadro dove troviamo un letto ospedaliero in un paesaggio deserto e desolante: lei è distesa nuda in una pozza di sangue, una grossa lacrima bianca scende dal viso, la sua mano tiene un filo-cordone rosso sangue che si aprirà alla rappresentazione di sei strane figure con al centro un feto, il bambino non nato. Dolore, solitudine, tristezza, disgrazia, desolazione sono i sentimenti che questo quadro suscita ma Frida riuscirà a superare anche questa mancanza di maternità trasferendo il suo amore sui bambini degli altri, sui nipoti e sui figli di Rivera e Lupe o come qualcuno afferma sugli animali come le scimmiette e i pappagalli o ancora sulla raffigurazione di frutta e fiori sempre così vivi nei colori. Dipinse il quadro "Letto volante" per la prima volta su metallo e con tecniche che ricordano gli ex voto o i retablos messicani così precisi nel raccontare ed è così primitivo nella sua prospettiva sbagliata, negli strani colori pastello scelti per quel paesaggio industriale che si staglia all'orizzonte.

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